Il saluto di Cristina Negri

Eccomi qui, una volta ancora vostra ospite e nella gratificante veste di messaggero ufficiale dell’ A.M.S.I.
A tutti i presenti reco i più cordiali saluti del nostro presidente dott. Nicola Avellino, ed a coloro che hanno partecipato alla XIIIa Edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Arona “Gian Vincenzo Omodei Zorini medico-scrittore” nel segno di Esculapio, e si sono distinti, il suo affettuoso abbraccio. Unitamente alla raccomandazione di perseverare nella ricerca umanista sull’esempio dei nostri illustri padri fondatori: Carlo Levi, Aldo Spallacci, Mario Tobino e Corrado Tumiati.
Il presidente dott. Avellino ha l’onore e l’onere di reggere la direzione editoriale de “La Serpe” (la rivista dell’ Associazione mandata alle stampe da Corrado Tumiati nel 1952); è lui quindi il Gran Serparo. Serpari – secondo il termine individuato ad hoc da Gian Vincenzo - sono i soci che operano per la vita della rivista stessa e per l’organizzazione del Premio Letterario biennale riservato ai medici scrittori : la Serpe d’oro.
Avellino e Omodei Zorini non si sono mai incontrati in questa dimensione, eppure Nicola ha potuto apprezzare gli elaborati di Gian Vincenzo e Gian, ne sono sicura, se fosse ancora materialmente in vita avrebbe già provveduto a delineare, con innata arguzia, il profilo di questo nostro presidente.
Il pastore di un gregge che quotidianamente conduce appoggiandosi sempre al suo caduceo, il distintivo dell’ars curandi.
L’indomita sinergia di un bastone-bisturi che incide la carne enucleandone il male e di una flessuosa serpe che, come carezzevole femminea mano, lenisce, unitamente, il corpo e lo spirito.

Cristina Negri