“La pagina finale”

di Rodolfo Vettorello

Se mai dovessi
scegliermi un luogo e un tempo per morire,
vorrei che fosse qui e che fosse adesso,
con questa luna bianca appesa in cielo
e una laguna come di metallo.

Che fosse proprio in questo tempo d'ora
e in questo istante che non ho paura.
Vorrei che fosse come andare lungo
le mulattiere a lato degli stagni
e per sentieri persi tra le canne.

Che fosse come un viaggio solitario
in una notte uguale a questa, chiara,
che non è tardi ma non è più sera
e che fa freddo per restare fuori.

Vorrei seguire i passi solitari
dei cacciatori all'alba che si acquattano
per insidiare le anatre di passo.
Straziante questa attesa che finisca
la pagina di un libro che si chiude.

Io leggo sempre adagio; non so leggere
che sillabando, come gli scolari
e quando arrivo presso l'appendice
rallento ancora per farla durare
un altro poco
la pagina finale.